Il Restauro

Tutte le arpe della collezione del Museo dell’Arpa Victor Salvi vengono sottoposte ad un rigoroso restauro, che ha come scopo quello di riportarle, quanto più possibile, in una condizione simile a quella originale. Questo tipo di scelta comporta due importanti conseguenze.

La prima è che viene completamente escluso il restauro funzionale dello strumento: vale a dire che un’arpa troppo fragile o deteriorata per poter essere suonata verrà sottoposta ad un restauro conservativo, ma non sarà resa suonabile a tutti i costi. Gli interventi di consolidamento strutturale dovrebbero essere talmente pesanti da snaturarne comunque il suono e alla fine si avrebbe uno strumento ibrido, nè originale, nè moderno.

La seconda conseguenza è l’eliminazione dei precedenti restauri, in genere sempre volti al recupero funzionale dell’arpa. In alcuni casi si trovano strumenti che presentano elementi strutturali aggiunti in momenti successivi, come staffe di ferro per rinforzare la cassa di risonanza, rinforzi di legno al di sotto della tavola armonica, viti inserite per tenere insieme la base con la colonna piuttosto che il modiglione con la colonna. In tutti questi casi gli elementi aggiunti vengono rimossi.

Il restauro di un’arpa antica si articola in tre fasi principali.
Innanzitutto il restauro liutaio dello strumento, cioè di tutte le parti strutturali in legno che generalmente necessitano di essere pulite e consolidate. La seconda fase riguarda il recupero delle parti meccaniche che devono essere smontate, pulite, lubrificate e rimontate. La terza fase riguarda infine la parte decorativa dello strumento: molto spesso è necessario operare integrazioni alle parti mancanti, soprattutto in caso di sculture o rilievi in pastiglia, materiale simile al gesso, molto comune nelle decorazioni delle arpe dell’Ottocento.

Ad esempio, è il caso, dell’arpa firmata Domèny, numero SC0720 della collezione: alcune parti sono state ricostruite e quindi è stato anche necessario integrare le parti di doratura mancanti.

Durante il restauro si ha anche la possibilità di studiare le caratteristiche costruttive delle arpe, misurare lo spessore dei legni, o analizzare il funzionamento della meccanica. Un caso emblematico è stato quello dell’arpa firmata Cousineau, numero SC0730 della collezione, che presentava una componente meccanica molto complicata.

Il laboratorio di restauro costituisce una parte importantissima dell’attività del Museo dell’Arpa Victor Salvi ed è aperto a qualsiasi istituzione o privato che intenda far restaurare la propria arpa antica.

Brochure

Pieghevole Restauro

Arpa Domèny

Arpa Domèny

Arpa Cousineau

Arpa Cousineau